Oltre ai festival ufficiali la “50 giorni” si arricchisce di numerosi altri eventi, anteprime, premiazioni, incontri con gli autori.
L’African Diaspora Cinema Festival, che debutta alla “50 Giorni” 2013, è una rassegna di film africani degli ultimi anni, e fa parte di un progetto di valorizzazione delle culture di cittadini e comunità straniere residenti in Toscana. L’ADCF (African Diaspora Cinema Festival) organizzata e diretta da Fide Dayo, con l’Associazione Wazobia Culture Entertainment Promotions, in collaborazione con ARCI UCCA, pone infatti l’attenzione sulla moderna diaspora dei popoli africani interpretando i bisogni dei nuovi flussi di migrazione, e sostiene la rinascita dell’unione africana attraverso la diffusione della cultura cinematografica. La prima giornata dell’African Diaspora Cinema Festival si svolgerà nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”. Poi il festival proseguirà il suo viaggio. A partire dalla metà di novembre le sale che ospiteranno i primi tre titoli, dei dieci in programmazione alla rassegna, saranno Cinecittà Cineclub a San Quirico, Il Girone a Firenze, Casa del Cinema Il Terminale a Prato, Cinema Olimpia a Montecatini, Agorà a Pontedera e Arsenale a Pisa: la programmazione proseguirà poi a gennaio in altre sale del circuito ARCI regionale. L’obbiettivo è quello di raggiungere le numerose comunità africane residenti sul territorio regionale e di diffondere la cinematografia africana per sviluppare un confronto sui temi che i film propongono. L’ingresso alla proiezione, presentata dal direttore artistico, sarà gratuito. Il 4 Novembre dalle ore 18,30 i film proposti saranno: Otelo Burning (Sud Africa 2011) di Sara Blecher, An African Election (Ghana 2011) di Jarreth J. Merz e Kevin Merz, e Ben Kross di Fide Dayo (Italia/Nigeria 2011). Alla proiezione parteciperanno personalità dei Governi e dei paesi coinvolti: Sudafrica, Nigeria e Ghana.
La New York Film Academy, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, presenta il 5 novembre l’incontro-laboratorio con il regista, sceneggiatore e produttore Paul Brown.
Paul Brown, docente della NYFA, lavora nel cinema e nella televisione da oltre 25 anni. Ha recentemente diretto, prodotto e cosceneggiato lo spettacolo Heaven’s Rain con protagonisti Taryn e Mike Vogel. Ha lavorato a serie di grande successo come The X-Files, Quantum Leap, Twilight Zone, Star Trek Voyager ed Enterprise, ed è uno degli ideatori di Camp Rock, il film di successo mondiale prodotto da Disney e ABC con protagonisti i Jonas Brothers. Dopo aver realizzato oltre trenta sceneggiature, ha ricevuto tre nomination agli Emmy Awards, e ha vinto il prestigioso Edger Award della Mystery Writers of America. La sua lezione intitolata “Secrets of great stories”, dimostrerà come il cinema non sia soltanto un mezzo d’intrattenimento, ma anche un veicolo di trasformazione e riflessione su noi stessi. L’incontro-laboratorio, in lingua inglese, è rivolto alle università ed è aperto al pubblico, fino ad esaurimento posti. Sono gradite le prenotazioni per gruppi all’indirizzo: 50giorni@fondazionesistematoscana.it
Corto Fiorentino, il primo bando di concorso per cortometraggi promosso dal Consiglio di Quartiere 1 di Firenze, giunge alla sua seconda edizione. Un premio nato dalla volontà della Commissione Giovani e Sport del Consiglio Comunale, che in collaborazione con la Commissione Cultura ha deciso di non concentrarsi esclusivamente sui consueti servizi per la prevenzione del disagio ma di promuovere anche attività che consentano ai giovani fiorentini di esprimersi attraverso varie forme di arte. Corto Fiorentino è diventato quindi un’importante opportunità per ragazze e ragazzi dai 16 a 30 anni. Anche coloro che non avevano mai utilizzato una telecamera hanno potuto realizzare il proprio cortometraggio grazie alla assistenza tecnica fornita da Fondazione Sistema Toscana. La seconda edizione di Corto Fiorentino ha visto la partecipazione attiva di oltre 20 ragazzi, che nell’arco di qualche mese hanno imparato a tradurre in video una storia, un racconto, uno stato d’animo. Sempre grazie alla collaborazione della Fondazione Sistema Toscana, il bando ha visto, inoltre, la realizzazione di un cortometraggio insieme ai ragazzi detenuti presso l’Istituto Penale Minorile con il quale il Consiglio di Quartiere 1 collabora da diversi anni. Anche attraverso queste iniziative riteniamo che i Consigli di Quartiere possano svolgere una importante funzione sociale, educativa e culturale per venire incontro alle esigenze che i giovani esprimono sul territorio e che spesso rimangono inascoltate.
Info: cortofiorentino@comune.fi.it
Anteprima fiorentina del cortometraggio del regista toscano Lorenzo Guarnieri.
La Storia di Sonia ha avuto importanti riconoscimenti in diversi festival internazionali, girato in Toscana e ambientato nella Firenze degli anni di piombo, tra il 1970 e il 1979 racconta la vita della protagonista dall’infanzia all’età adulta.
Scripta Manent, di Cristian Benaglio (IT), Chianti Portaits, di Romina Contepomi (UK), Terra di Siena, di Darim Alessandro Da Prato (IT), Per caso, di Silvio D’Angelo (IT), Mochao, di Alina Gorlova (Ukraina), Castellina Travelogue, di Gina Marie Napolitan (USA), Nostalgia, di Amanda Rodriguez Lorenzo (SPAGNA), Semifonte si fa città, di Riccardo Salvetti (IT): sono questi gli 8 cortometraggi girati nell’ambito di Slow Movie Contest, il primo concorso internazionale di produzione di cortometraggi nel Chianti, proiettati in anteprima alla “50 Giorni”. Tramite un bando internazionale sono stati selezionati 8 giovani filmmakers (18-35 anni), italiani e stranieri: durante l’estate ognuno di loro ha girato un corto in una settimana in un diverso comune del Chianti (Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa), lasciandosi ispirare dal tema Arti&Mestieri. Con la premiazione, al miglior film, miglior sceneggiatura e miglior fotografia, Slow Movie Contest conclude così la prima tappa. La seconda tappa prevede la promozione e la distribuzione dei corti a livello nazionale e internazionale. Slow Movie Contest è nato con l’obiettivo di far emergere giovani talenti attraverso la produzione di cortometraggi che raccontino il territorio in maniera vivace e originale, valorizzandone il patrimonio produttivo, naturalistico e artistico. Il contest si inserisce così in quel dibattito sui linguaggi dell’arte contemporanea, oggetto dell’indirizzo regionale Toscanaincontemporanea, all’interno del quale la Regione Toscana, insieme agli otto Comuni del Chianti, ha approvato il progetto. Slow Movie Contest è organizzato dall’Associazione Culturale La macina di San Cresci.
A tre anni dalla scomparsa del regista fiorentino Corso Salani, un evento in collaborazione con l’Associazione a lui dedicata. Nel 2010 la “50 Giorni” aveva ospitato la retrospettiva in ricordo dell’autore scomparso nel giugno dello stesso anno. L’Associazione Salani, costituitasi all’inizio del 2011, ha istituito un Premio, con il Trieste Film Festival, riservato ad un progetto di film indipendenti in fase di avanzata realizzazione. Fra le altre attività dell’Associazione, oltre alla conservazione, al restauro e alla catalogazione degli scritti e delle opere del regista, curata in collaborazione con la Cineteca Svizzera di Losanna, vi è un progetto di pubblicazione degli scritti, in particolare del testo inedito “I diari di Mirna”, la stampa e la diffusione dei lungometraggi e la realizzazione di workshop dedicati al cinema low budget. Un grande impegno dei soci fondatori: Gianluca Arcopinto, Filippo D’Angelo, Marta Donzelli, Fabrizio Grosoli, Francesco Pamphili, Gregorio Paonessa, Giorgio Priolo, Folco, Guelfo e Jacopo Salani, Malgorzata Orkiszewska Salani e i cento soci. La giornata del 19 Novembre, propone l’incontro con i membri delle tre giurie che hanno giudicato i lavori candidati al premio e gli autori delle opere presentate. L’evento vuole invitare Firenze e gli amici di Corso, che con lui hanno condiviso gli anni del grande fermento del cinema indipendente, a ricordare l’artista scomparso attraverso i film dei vincitori. Inoltre, il regista toscano Gabriele Cecconi ha dedicato all’amico Salani l’anteprima nazionale del suo primo lungometraggio Il Seminarista, una produzione sostenuta dal Fondo Cinema della Regione Toscana, che concluderà la serata. L’incasso dell’intera giornata sarà devoluto all’Associazione Salani, per incrementare il fondo destinato al premio per gli autori. I membri dell’Associazione incontreranno il pubblico per illustrare il programma e le attività svolte. La sala virtuale di Mymovies LIVE!, che quest’anno si apre alla visione di alcuni film della 50 Giorni, proporrà il film Mirna, di Corso Salani.
A Firenze il COSPE porta il cinema sociale con un focus su Cuba e i diritti umani. Sarà infatti dedicato a Cuba e ai documentari prodotti negli ultimi anni dalla prestigiosa Scuola internazionale di cinema e televisione (EICTV) fondata da García Márquez, il focus di COSPE a Firenze per l’ormai consueto appuntamento alla “50 Giorni” con l’edizione speciale del Terra di Tutti Film Festival. Accanto alla selezione di documentari e cinema sociale che provengono dal Terra di Tutti Film Festival di Bologna (8 – 13 ottobre) – sui temi legati alle migrazioni, alla povertà, alla lotte per i diritti e per l’accesso alle risorse e alla tutela della diversità – ci sarà infatti una rassegna delle migliori opere, sempre a sfondo sociale, prodotte dai giovani studenti della Scuola internazionale. Fondata nel 1986 da Gabriel García Márquez col regista Fernando Birri e il teorico di cinema Julio García Espinosa, un istituto che da 27 anni costituisce un vivaio di giovani talenti. Tra i titoli presentati, La Marea, di Armando Capó, cortometraggio proiettato all’ultima edizione del Documentary Fortnight del MoMA di New York, Nada con nadie, di Marcos Pimentel, l’incredibile storia di un uomo anziano e suo figlio che vivono in montagna, isolati da ogni contatto con il mondo esterno, un poetico documentario che ci permette di osservare alcuni scorci di una natura incontaminata, ed infine Josè Manuel, la mula y el televisor, di Elsa Cornevìn, che racconta la storia di un contadino che sta guardando un programma in tv, quando un blackout interrompe la trasmissione. Carica sulla mula la cornice di una tv e, con la partecipazione dei vicini continua a suo modo il programma televisivo che stava vedendo. Un storia senza tempo, che unisce con una forte carica simbolica la Cuba di oggi alla Cuba di sempre.
Torna il festival – concorso nazionale Raccorti Sociali. Piccoli film per grandi idee, quinta edizione. Il festival ha come obiettivo quello di promuovere la videonarrazione sociale al servizio del bene comune. Domenica 8 dicembre si svolgerà la proiezione dei dieci cortometraggi selezionati per la finale che quest’anno avrà come presentatrice Barbara Enrichi, vincitrice del David di Donatello come attrice non protagonista nel 1997 con ‘Il Ciclone’ e l’attrice comica toscana Anna Meacci ospite d’onore. Ad accompagnare la giornata le musiche dal vivo del gruppo musicale SursumCorda. Aprirà il festival la proiezione Storie di Taranto, presentazione del progetto Buongiorno Taranto di Paolo Pisanelli prodotto dalla cooperativa sociale Big Sur e l’associazione OfficinaVisioni e sostenuto dall’Apulia Film Commission. Saranno anche proiettati corti elaborati dagli allievi volontari del secondo Laboratorio creativo di video narrazione sociale – Raccorti Sociali. Volontari come in un film organizzato dalla delegazione Cesvot di Firenze. Il premio vuole diffondere i valori del volontariato grazie alla videocomunicazione sociale e in particolare grazie al linguaggio del cortometraggio: strumento agile, con pochi costi produttivi, adatto ai giovani. I lavori prevenuti al premio in questi anni, rivelano un’energia inconsueta e una profondità che colpiscono, in quanto specchio di chi quella storia raccontata ce l’aveva dentro e aspettava un’occasione per raccontarla grazie al linguaggio delle immagini.
29 Novembre ore 17.30
evento speciale in collaborazione con il 54° Festival dei Popoli
Il documentario racconta gli ultimi giorni di scuola di una quinta elementare. Tutta la classe si domanda cosa succederà dopo. Tra le tante emozioni che si accavallano in questo momento emerge la paura del futuro. Soprattutto in Giulia, una bambina amata da tutti che si rifugia in un mondo fantastico che gli altri vorrebbero conoscere. Le sue emozioni e quelle dei compagni raccontano l’universo misterioso e puro di chi non è più bambino ma non ancora adolescente.
“Abbiamo prodotto Educazione Affettiva – dicono i produttori del film – con l’intenzione dichiarata di sollecitare una riflessione, di riportare la scuola alla sua dimensione sociale e culturale, ponendo l’attenzione sulla centralità degli affetti nei processi educativi, ricordandoci che i bambini non conoscono pregiudizi ma basta poco per cambiare per sempre i loro valori. Educazione Affettiva è un film sull’età della trasformazione, frutto di un’esperienza “condivisa” che cerca di cogliere un momento unico ed irripetibile attraverso gesti, sguardi, dettagli apparentemente insignificanti che però restituiscono l’autenticità di un mondo segreto e inaccessibile, per noi adulti.”
INGRESSO LIBERO
29 Novembre ore 21.30
un evento in collaborazione con il Museo Marino Marini: La Trilogia sul lavoro di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972). La produzione dell’artista e filmmakers è incentrata sul tema del lavoro e la relazione tra l’uomo e la macchina. Ogni singolo episodio è stato concepito e dedicato a una professione, mostrata come atto di bellezza e coraggio, dove gli uomini sembrano muoversi con una precisa coreografia all’ interno del loro ambiente, che sia naturale, tecnologico o meccanico.
L’evento si svolgerà alla presenza dell’autore e del direttore del Museo Marino Marini Alberto Salvadori.
INGRESSO LIBERO